Estate, tempo per leggere.
Così ci si imbatte anche in questa espressione “il bambino di Dio” di Tat’jana Kasatkina, filosofa russa che scrive:
“L’umanità è il bambino di Dio, che Lui tratta con tenerezza e alleva su questa terra.”
Che bello sapere questo! Che bello averne coscienza. Essere di Dio, essere fatto di un rapporto d’amore. È vita.
Che bella questa nostra relazione con Dio!
Relazione che arriva da religo, che richiama un legame, ma anche da refero, che richiama l’attribuzione di senso.
Per capire chi siamo, dobbiamo fare riferimento ad un altro.
E poi vuol dire anche che ci muoviamo sempre nelle regioni della speranza. Uomo bambino di Dio e perciò creatura che ha impressa in sé l’immagine di Dio, inestirpabile, che nonostante tutto e sempre, permane e risplende.
In questo orizzonte Dio spera costantemente in noi. E sostiene la nostra speranza.