“La passione, la nostra passione, noi l’attendiamo.
(…) Noi l’attendiamo, ed essa non viene.
Vengono, invece, le pazienze. Le pazienze, queste briciole di passione (…).
Fin dal mattino esse vengono davanti a noi: sono i nostri nervi troppo scattanti o troppo lenti, è l’autobus che passa affollato, il latte che trabocca, i bambini che imbrogliano tutto.
Sono gli invitati che nostro marito porta in casa e quell’amico che non viene; è il telefono che si scatena; quelli che noi amiamo e non ci amano più. È la voglia di tacere e il dover parlare, è la voglia di parlare e la necessità di tacere. È voler uscire quando si è chiusi, è rimanere in casa quando bisogna uscire. È il disgusto della nostra parte quotidiana.
Così vengono le nostre pazienze, in ranghi serrati o in fila indiana.
E noi le lasciamo passare con disprezzo, aspettando, per dare la nostra vita, un’occasione che ne valga la pena.
(…) Non ogni martirio è sanguinoso: ce ne sono di sgranati da un capo all’altro della vita.
È la passione delle pazienze.”
(stralci da un pensiero di Madeleine Delbrêl)