Domenica 26 settembre celebriamo la festa di apertura degli oratori per il nuovo anno pastorale 2021/2022. Ecco qui un estratto del Messaggio del nostro Arcivescovo per questa giornata; il suo invito può aiutarci a ricominciare con lo spirito giusto.
Conosco un paese dove i fiori sono vanitosi. Fioriscono solo se ci sono ammiratori disposti alle esclamazioni: “Guarda che bello! Che meraviglia!”. Il paese dei fiori vanitosi è rimasto senza fiori.
(…) Propongo di trapiantare i fiori vanitosi nel paese dove il sole li sveglia per fiorire gratis, solo per il gusto di essere vivi. Questo paese si chiama oratorio: dove i ragazzi e le ragazze rispondono, ascoltano la carezza del sole e si aprono alla vita. Non hanno bisogno di ammiratori, ma di un terreno buono per mettere radici e di un’aria pulita per diffondere profumo, gratis, solo per il gusto di essere vivi e di ringraziare per il dono della vita.
Conosco un paese dove i cani sono sordi. Tengono le cuffie, ascoltano la musica, non sentono il passo del padrone. (…) Come cani da guardia non valgono niente!
Propongo di invitare i cani con le cuffie nel paese dei messaggi irrinunciabili, quelli che aiutano a vivere e sperare. Questo paese si chiama oratorio: dove i ragazzi e le ragazze imparano ad ascoltare per distinguere la voce di Gesù che rivela la via della vita.
Conosco un paese dove gli uccelli sono muti, (…) non cantano, sono arrabbiati. (…)
Propongo che gli uccelli si radunino sulle piante del paese della danza e dei sogni, dove ragazzi, adolescenti e giovani amano il futuro e si entusiasmano dei testimoni che hanno seminato gioia su tutta la terra. Questo paese si chiama oratorio: dove ragazzi e ragazze ascoltano le voci del mondo e si sentono vivi per andare lontano. Sono fieri di essere gli abitanti del domani, contenti di essere stati scelti per la missione di aggiustare il mondo, imparano il mestiere di vivere, perché non vogliono sciupare la vita.
Invito tutti ad abitare il paese dove si ama la vita, perché è dono di Dio; ad abitare nel paese dove si ama la vita, perché è vocazione alla gioia; dove si ama la vita e si guarda lontano, perché si vuole condividere con tutti la grazia di abitare in Dio. (M.Delpini)
Vi aspettiamo in oratorio!