Lunedì scorso, 26 febbraio, i ragazzi del catechismo di 1ª media hanno visitato la Casa di Marta, accompagnati da Don Federico, Sr. Donata e le catechiste.
Hanno ascoltato il racconto sullo spirito che anima la Casa di Marta e le sue finalità, a partire dal nome:
- “Casa” perché la casa è il luogo dell’accoglienza, della sicurezza, dello spazio umano, dove ritrovare se stessi e il senso della propria vita
- “Marta” come Marta di Betania, che nel Vangelo è simbolo di gratuità e servizio.
Hanno approfondito il significato di carità: essa non è solo un gesto di gentilezza, come può essere la solidarietà (un dare ad es. qualcosa di materiale), ma presuppone anche uno sguardo di amore.
Un gesto di carità lo si compie solo donando anche un sentimento incondizionato di amicizia e amore.
“La carità è paziente, è benigna la carità; non è invidiosa la carità, non si vanta, non si gonfia, non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell’ingiustizia, ma si compiace della verità. Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta.” (San Paolo, Corinzi 13,1-13)
Durante la visita i ragazzi hanno visto le molte realtà che ogni giorno offrono un aiuto alle persone bisognose: la mensa dei poveri (che funziona grazie all’Associazione Amici di Betania), il servizio docce, gli alloggi di emergenza, i magazzini per la distribuzione di vestiti e infine l’Emporio della Solidarietà (aperto lo scorso ottobre) che sostiene circa 40 famiglie.
Vedere con i propri occhi è un grande stimolo e ci si augura che possa essere anche uno slancio per questi ragazzi per scoprire, crescendo, la voglia di mettersi in gioco personalmente e poter così sperimentare la gioia che si riceve donando.