Bellissima la Preghiera riportata sull’immagine scelta per il Trasporto 2018.

Sono le invocazioni di Papa Paolo VI, che domenica 14 ottobre è stato proclamato Santo.

Nella tua Croce, Signore, è riflessa l’esperienza della vita nei suoi grandi e supremi problemi.

Nella tua Croce, Signore, c’è la spiegazione del problema del dolore, del male, del peccato, della morte, del bisogno di perdono e di speranza.

La tua Croce, Signore, è il centro della nostra storia e la sorgente della nostra fiducia.

Tu ci hai redento con la tua Croce, Signore.

 

Qui sotto intanto le due croci itineranti che ieri sono arrivate alla Regina Pacis e il gruppo di bambini del catechismo che, dopo la preghiera e il silenzio davanti alla Croce, tornano in oratorio.

 

 

Continua a leggereNella Croce c’è tutto

La festa del Trasporto e l’ottobre mese missionario fanno nascere in un gruppo di fedeli della Comunità Pastorale la voglia di proporre una mostra sul tema della Carità.

Ecco la genesi di “Lo facciamo per Gesù” , mostra fotografica sulla figura di Madre Teresa di Calcutta.

I pannelli, disposti a diverse altezze, portano il visitatore a muoversi, quindi a compiere un’azione.

E l’invito finale è proprio un tocca a noi, tocca a me, a te, a ciascuno, a fare qualcosa oggi.

A partire da un’appartenenza, quella a Gesù. É il verbo appartenere che spicca in giallo da uno dei pannelli: per essere le persone più felici al mondo dobbiamo appartenere a Gesù.

La mostra resta aperta fino al 29 ottobre, presso la Chiesa Prepositurale SS. Pietro e Paolo, tutti i giorni negli orari di apertura della chiesa.

Qui sotto una breve galleria.

Continua a leggere“Lo facciamo per Gesù”

Giovedi’ 18 ottobre alle 17.30 il Crocifisso della Prepositurale – che ogni anno portiamo in processione durante la Festa del Trasporto per le vie della città – arriva alla Regina Pacis.

Si ferma per 24 ore e venerdì 19 riprenderà il suo cammino verso il Santuario.

Sarebbe bello trovare qualche momento di adorazione e di preghiera davanti a Colui che ci ha tanto amati da dare la vita per noi.

Qui sotto il calendario completo del Crocifisso itinerante:

lunedì 15        h. 17.30         accoglienza del Crocifisso a S. Giuseppe (Matteotti)

martedì 16    h. 17.30         alla Sacra Famiglia

mercoledì 17 h. 17.30         a San Giovanni Battista (Cassina Ferrara)

giovedì 18      h. 17.30         a Regina Pacis

venerdì 19      h. 17.30         in Santuario

sabato 20       h. 17.30        in Prepositurale

 

 

Continua a leggereIl Crocifisso del Trasporto arriva da noi

Bella occasione dal 21 al 29 ottobre nel Salone della Prepositurale per vedere la riproduzione di alcune opere del pittore americano William Congdon. Qui di seguito alcuni spunti per conoscerlo.

VITA: MOMENTI ESSENZIALI

Congdon nasce nel 1912 da famiglia benestante e raggiunge il successo come pittore negli anni ’50.

La sua vita ha una prima svolta nel 1945; è uno dei primi ad entrare nel campo di concentramento di Bergen Belsen per portare soccorso ai superstiti. Ne resta profondamente colpito.

Dopo alcuni anni a New York, torna in Europa, in Italia, e, a Venezia, lo splendore puro della città, fatta di luce e acqua, lo seduce al punto da far spazio nel nero dei primi dipinti ad un disco di luce.

Per lui comincerà un percorso che scava dentro la sua irrequietezza, dentro la sua ricerca di felicità, e che lo porta alla conversione al cattolicesimo nel 1959.

CONVERSIONE: LA VERA SVOLTA

“Una conversione, non di quelle spettacolari, quelle dipinte dei grandi pittori (La chiamata di Levi-Matteo, La caduta di Saulo-Paolo da cavallo). È il percorso del Nicodemo del Vangelo“, così lo definisce il professor Sergio Beato alla serata di presentazione della mostra.

Un percorso che dura vari anni, quello di Nicodemo, uno dei membri del sinedrio, che va a trovare Gesù di notte, resta affascinato  dalle sue parole, e in qualche modo queste lo segneranno dentro, al punto che sarà presente alla deposizione del Signore.

William Congdon ha ‘combattuto’ forse allo stesso modo di Nicodemo, tra la lealtà a ciò che aveva visto e lo scetticismo di una società dove la fede cristiana veniva meno.

L’OSSESSIONE DEL CROCIFISSO

Il crocifisso diverrà la sua ossessione. Ne dipingerà più di 200.

In essi, la testa del Cristo è sempre reclinata, su un abbozzo di corpo. Non si intravede mai un volto, perché lo spettatore non si distragga.

Il volto del Cristo ha il volto di tutta l’umanità sofferente, che egli vede nelle periferie esistenziali del mondo.

DAI SUOI SCRITTI

“La nascita dell’opera d’arte è come il miracolo della conversione cristiana: è opera di un Altro.”

“L’artista deve morire per partorire le cose afferrate in lui e diventate immagine, mentre il cristiano deve “morire” per essere ripartorito da Cristo.”

“Sacra è l’arte di quell’uomo che apre con la sua bellezza al mistero della vita, fino a Dio.”

“Il Crocifisso non mi interessa come soggetto religioso da rappresentare, ma come dimensione di vita che sfocia nel segno della morte e risurrezione di Cristo. La strada, una qualsiasi, è sempre Cristo.”

Continua a leggereLa luce ferita di William Congdon