Noi abbiamo tanti modi di consolare, da più autentici e vicini, a quelli più formali, come quei telegrammi “Profondamente addolorato…”, che è una finta, non consola nessuno.
Qual è la vera consolazione del Signore?
Egli consola nella vicinanza, nella verità e nella speranza.
Nella vicinanza: mai distanti, “ci sono, sono qui, con te.” Spesso in silenzio; la forza della presenza.
Nella verità: il Signore non ci dice “stai tranquillo, passerà tutto, le cose passano…” ma dice la verità. La dice semplicemente, con mitezza. “È un momento brutto …ma non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in me.”
Nella speranza: “abbiate fede. Vado a prepararvi un posto. Poi verrò di nuovo e vi prenderò con me. Per mano vi porterò dove sono io.”
La consolazione del Signore non è anestesia; è vicina, veritiera e ci apre alla speranza.
(dall’omelia di Papa Francesco, Casa S.Marta, 8 maggio 2020)