Don Fabio, Giulio e Francesca sono stati protagonisti, qualche settimana fa, di un viaggio in Africa. Destinazione Kinshasa, capitale del Congo, ospiti della missione avviata da tempo da mons. Antonio Barone.
Questo prete ha un’intuizione grande: si rende conto che in un Paese così povero, non c’è solo l’emergenza alimentare e sanitaria, ma anche una povertà culturale.
È così che crea un centro che faccia crescere ragazzi e giovani da un punto di vista umano, intellettuale e spirituale, che oggi è il Foyer Universitario St Paul a Kinshasa.
Qui, due preti e un gruppetto di laici del COE (Centro Orientamento Educativo), aiutati da mons.Barone, accolgono bambini, adolescenti ed universitari, per accompagnarli in un percorso di crescita e di studio.
La missione non è mandare soldi o aiuti materiali in Africa, neppure comprare un manufatto artigianale di quei Paesi, la missione è anzitutto questione di fede.
Don Fabio, nel suo andare, ha scoperto/riscoperto il volto buono di Gesù, anche nelle pieghe del continente africano.
Cosa porta a casa?
La conferma (e ancora e sempre la sorpresa) del fatto che il cristiano abbraccia tutto. Tutto e tutti.
Il foyer accoglie circa 170 persone, che vanno dai bambini agli universitari, ammessi purché siano poveri, intelligenti e cristiani. Fanno un test e un colloquio individuale. Si investe su di loro.
“Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date”, la frase che accoglie chi arriva al centro.
I ragazzi cantano, pregano, con una bellezza incredibile. Studiano, cercando l’eccellenza. Hanno sogni, speranze. Spesso sono “figli del cielo”, quando sono stati raccolti dalla strada.
Per la nostra comunità questa testimonianza è un segno grande di Colui che arriva “fino ai confini della terra” attraverso noi cristiani.
Che il nostro cuore e la nostra mente, crescendo nella fede, sappiano davvero abbracciare tutto e tutti.
Perché Cristo è il Tutto che è in tutte le cose.