Il nuovo anno oratoriano dei nostri ragazzi si svolgerà sotto uno slogan preciso “A occhi aperti“. Vogliamo qui spiegarne il significato, che deve richiamare la comunità intera.
Tra gli occhi più famosi dei Vangeli, ci sono quelli dei due discepoli di Emmaus. Occhi un po’ disillusi all’inizio del loro cammino, occhi che leggono i fatti che sono successi a Gesù con uno sguardo un po’ superficiale. Quanto stupore poi li coglie nell’incontro con il viandante, Gesù, che si affianca al loro cammino e spiega loro le Scritture dal principio!
Ecco, sarebbe bello che in questo nuovo anno l’oraotorio riuscisse a risvegliare lo stupore nei nostri ragazzi!
E quando culmina lo stupore dei discepoli di Emmaus?
Quando lo riconoscono allo spezzare del pane.
Per questo, nonostante le fatiche di queste settimane e l’incertezza dell’evoluzione della situazione sanitaria, cerchiamo di recuperare la dimensione della partecipazione e dei sacramenti. E anche della catechesi.
E teniamo a mente che la catechesi non è fatta per dare i sacramenti, ma per offrire le ragioni della fede.