Tante e bellissime le catechesi del Papa sulla figura di San Giuseppe. Qui alcuni stralci dall’udienza generale di mercoledì 1º dicembre, che ci aiuta in questo ultimo tratto verso il Natale.

“Pensate a questa storia narrata dal Vangelo. Maria e Giuseppe sono due fidanzati che probabilmente hanno coltivato sogni e aspettative rispetto alla loro vita e al loro futuro. Dio sembra inserirsi come un imprevisto nella loro vicenda e, seppure con una iniziale fatica, entrambi spalancano il cuore alla realtà che si pone loro innanzi.

Spesso la nostra vita non è come ce la immaginiamo. Sopratutto nei rapporti di amore, di affetto, facciamo fatica a passare dalla logica dell’innamoramento a quella dell’amore maturo.

(…) Amare non è pretendere che l’altro o la vita corrisponda alla nostra immaginazione; significa piuttosto scegliere in piena libertà di prendersi la responsabilità della vita così come ci si offre.

Giuseppe ci dà una lezione importante, sceglie Maria “a occhi aperti”. E con tutti i rischi.

I fidanzati cristiani sono chiamati a testimoniare un amore così, che abbia il coraggio di passare dalle logiche dell’innamoramento a quelle dell’amore maturo. Questo, invece di imprigionare la vita, può fortificare l’amore perché sia durevole di fronte alle prove del tempo.

San Giuseppe, tu che hai scelto di rinunciare al tuo immaginario per fare spazio alla realtà, aiutaci a lasciarci sorprendere da Dio e ad accogliere la vita non come un imprevisto da cui difendersi, ma come un mistero che nasconde il segreto della vera gioia.