Giovedì 9 maggio ha preso avvio, a Casa di Marta, il ciclo di incontri “Cammini di carità”, con un cineforum proposto a tutti, volontari e non.
Per la simpatia e vicinanza a Casa di Marta…vi aspettiamo ai prossimi giovedì!
Intanto, per chi si fosse perso …
Il film, “Le nevi del Kilimangiaro”, del 2011 del regista francese Guédiguian, prende a prestito il tema della perdita del lavoro per scavare nella vita di una coppia a cui crolla tutto: lui perde il lavoro, vengono derubati, sporgono denuncia e poi si tormentano per i sensi di colpa. Il ladro è infatti un ex collega del marito, licenziato anch’esso, cha fa fatica a tirare avanti e che si occupa dei due fratellini piccoli abbandonati dai genitori.
Quando tutto ci viene a mancare, quando perdiamo le nostre certezze e il mondo attorno ci sembra crollare, cosa fare?
Nutrire sentimenti di vendetta o perdonare?
Il film mostra a quali dilemmi ci troviamo di fronte quando ci doniamo, quando decidiamo di amare. Perché le buone intenzioni non salvano il cuore, non bastano.
Serve altro.
Il punto di svolta arriva con l’incontro con i due bambini, che diventano pungolo per la coscienza.
E quando sembra che tutto si risolva in uno smacco, ecco che il cuore si commuove e accade l’imprevedibile. Il regista mostra anche le reazioni di chi sta accanto a loro, dai figli che non condividono le scelte, agli amici che capiscono e cambiano sguardo anche loro.
Nel finale i due coniugi sono davvero felici, di quella felicità che la sola giustizia umana non può dare. Essi scoprono la gioia che si assapora quando l’altro diventa solo qualcuno da amare.
Si comincia a vivere dentro una prospettiva nuova.
Grazie a chi ha pensato questi “Cammini”. Ci fanno bene. Riprendendo una frase di Jaurés, il socialista francese a cui si ispirano i sindacalisti del film, possiamo dire che:
“Può esserci rivoluzione soltanto dove c’è coscienza”
La coscienza viva di un cuore che ama.