Chiesa Giubilare

Con un decreto arcivescovile firmato da monsignor Mario Delpini, martedì 16 Luglio sono state istituite le chiese giubilari che per tutta la durata dell’Anno santo 2025 saranno meta di pellegrinaggi nel territorio della Diocesi di Milano. Il Santuario della Beata Vergine dei Miracoli di Saronno fa parte di queste quindici chiese nelle quali i fedeli ambrosiani, a partire dal prossimo 29 dicembre – apertura dell’anno giubilare a livello diocesano – potranno vivere un momento prezioso per rinnovare la propria fede e cercare la riconciliazione con Dio, anche attraverso gesti di devozione e carità.
Ognuna delle chiese giubilari è raggiungibile attraverso un cammino di pellegrinaggio o una via sacra già esistente: nel nostro Santuario di Saronno già a partire dall’anno scorso è stata introdotta la celebrazione del giorno “8 del Mese” con la preghiera del Rosario che durante l’Anno Santo straordinario per i 525 anni dalla posa della prima pietra partiva dal Monumento ai caduti e percorreva il Viale del Santuario, mentre in questi ultimi mesi parte dalla statua dell’Immacolata percorrendo poi il Chiostro.

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UN BEATO …PROPRIO VICINO A NOI.

Quando mi hanno chiesto di scrivere un articolo sul beato (futuro Santo) Carlo Acutis, probabilmente si attendevano le grandi linee e qualche piccolo commento circa la sua vita (intendendo la vita terrena, quella iniziata a Londra il 3 Maggio 1991 e terminata a Monza il 12 Ottobre 2006): su tutto questo però sono già stati scritti ottimi libri o articoli, così come molte pagine sul web (Acutis non è forse considerato il patrono di internet?).

Così ho scelto di condividere piuttosto quanto ho visto compiere da Acutis in questi ultimi mesi… nel bel Santuario della Madonna dei Miracoli. Fin dal mio arrivo a Saronno mi era stato raccomandato di pensare a qualcosa pure per i numerosissimi ragazzi e giovani che arrivano in città anche dai dintorni per i loro studi: io stesso (un po’ di anni fa) frequentando l’ITIS Giulio Riva ho fatto parte di quelle migliaia di studenti che si concentrano negli istituti che si trovano nel raggio di pochissime centinaia di metri dal campanile del Santuario. Quando ho condiviso al Prevosto la mia idea di domandare una reliquia del giovane Beato, mons. Galimberti mi ha subito appoggiato e così abbiamo inviato la domanda ufficiale alla Curia di Assisi, che ha risposto positivamente.

All’inizio della Quaresima 2024 – domenica 18 Febbraio – questa reliquia (un suo capello) è stata ufficialmente installata nella cappella che si trova nella navata destra… “Per quanto tempo resta?”, molti iniziarono a domandarmi. “Per sempre”, è la mia risposta. Questa solenne installazione – preceduta da un triduo di preghiera, che io stesso ho predicato – aveva subito riscosso un grande interesse, ma ecco che già il giorno seguente ho avvertito il primo di una lunga serie di ‘segni’ che mi pare Carlo stia continuamente inviando al Santuario di Saronno: il lunedì telefona il responsabile di due scuole che si trovano rispettivamente a Como e a Milano e mi dice di aver pensato a noi per un raduno tutti insieme più o meno a metà strada… ed è così che poco dopo 200 ragazzi delle medie riempiono panche e sedie per il proprio ritiro prima di Pasqua, guidati proprio dall’esempio del beato Carlo.

E questo è stato solo il primo di una lunga serie di gruppi di studenti, bambini della prima comunione, ragazzi della cresima, adolescenti, giovani e famiglie, provenienti da ogni angolo della Lombardia…

Due mesi dopo, dando un’occhiata al calendario avevo visto che venerdì 3 Maggio sarebbe stato il compleanno di Carlo (e si meritava decisamente una festa!): in questi casi oltre che ai regali non possono mancare i messaggi di auguri, così ho chiesto ad una cooperativa di realizzare una “cassetta della posta” in cartone, da porre vicino alla sua Reliquia. Come faccio di solito, ho inviato la notizia al sito della Diocesi, per una breve menzione… ma pochi giorni dopo i responsabili del sito mi contattano per sapere che tipo di pubblicità io stia facendo, dato che registrano “un numero record di visite a questo articolo, peraltro non in evidenza”. In realtà dopo aver spedito loro la locandina, per il momento noi non l’avevamo ancora neppure pubblicata altrove, dato che il Santuario nel frattempo era impegnato nell’importante celebrazione della “Festa del voto” alla Madonna dei Miracoli. L’articolo però era (misteriosamente ed inaspettatamente?) diventato “virale” in tutta Italia ed anche la nostra segreteria era intasata di mail con messaggi e richieste di preghiera (tanto da dover attivare una casella di posta specificamente dedicata a questo, che è ancora attiva: preghiere.santuariosaronno@outlook.it). Come è potuto succedere tutto questo? Credo che la responsabilità sia tutta del “patrono di internet”…

Questo flusso di persone e di messaggi non si è più arrestato. Recentemente abbiamo voluto affidare i giovani e gli studenti al beato Carlo particolarmente tra Giugno e Luglio, cioè in quelle settimane che passano tra la fine della scuola e la fine degli esami… ed arriviamo così a domenica 7 Luglio che – fino ad adesso, che scrivo questo articolo – è l’ultima volta nella quale Acutis ha manifestato con più evidenza lo sguardo speciale che sta rivolgendo sul nostro Santuario. È una calda domenica di Luglio, nella quale dalle nostre parti le celebrazioni generalmente non sono particolarmente affollate (chi può va al lago, al mare o in montagna)… eppure nel pomeriggio c’è un certo via vai …e già quasi un’ora prima della Messa le panche e le sedie si riempiono. I fedeli continuano ad affluire, così da dover aprire anche i cancelletti delle cappelle laterali per far sedere la gente almeno sui gradini… anche i chierichetti – con un sorriso – cedono la propria seggiola a chi ne ha più bisogno. Vediamo arrivare famiglie dalle province di Como, di Pavia, di Bergamo… altri dal Piemonte… altri dal circondario: tutti qui per affidarsi all’intercessione del beato Carlo Acutis. Un giovane quella sera mi scrive su whatsapp: “Hai il record di aver riempito una chiesa a Luglio più che a Natale…”. Gli ho risposto: “Mica sono stato io: è stato Carlo!”.

Ecco quello che per il momento posso condividere circa il prossimo SAN Carlo Acutis… La sua vita terrena si è svolta “solamente” dal 1991 al 2006 ma – come per tutti coloro che si trovano in Paradiso – ciò che più conta è piuttosto quanto nella vita eterna si compie per essi e che essi compiono per noi… Carlo è quindi un beato “vicino a noi” non solo perché ha usato il computer e le sue spoglie mortali indossano ancora una tuta e delle scarpe da ginnastica: è davvero “vicino a noi” perché – e posso affermarlo senza timore di smentita – in modo speciale egli abita anche a Saronno!

In piazzale Santuario 1, per l’esattezza…

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Chiesa di Saronno

In preparazione

Di seguito troveremo una selezione degli articoli e del materiale pubblicato sul precedente sito Regina Pacis, ora dismesso

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SEI – I GIORNI DELLA CREAZIONE

Due voci in dialogo tra arte, musica, fede e preghiera

Torna in Avvento la proposta della catechesi la domenica pomeriggio.

RIVEDI GLI INCONTRI su www.radiorizzonti.org

14.11 In principio – Rivedi

21.11 Cuidar (perchè lo coltivasse e lo custodisse) – Rivedi

28.11 …per illuminare la terra – Rivedi

05.12 A sua immagine – Rivedi

12.12 In principio….. era il Verbo – Rivedi

ALTRE INIZIATIVE CITTADINE

Continua a leggereAvvento 2021

La Chiesa non è qualcosa di diverso da noi stessi, ma va vista come il NOI dei cristiani: io, tu, tutti noi siamo parte della Chiesa….

La Chiesa siamo tutti: dal bambino recentemente battezzato fino ai Vescovi, al Papa; tutti siamo Chiesa e tutti siamo uguali agli occhi di Dio! Tutti siamo chiamati a collaborare alla nascita e alla fede di nuovi cristiani.

Continua a leggereLa Chiesa: il NOI dei cristiani

Sabato 18 maggio vi aspettiamo in Chiesa allo spettacolo teatrale “I due di Emmaus; un incontro eccezionale” con Giampiero Bartolini e Andrea  Carabelli.

Due discepoli tristi e delusi tornano da Gerusalemme a Emmaus. Uno Sconosciuto li affianca e cena con loro.

La giornata, l’intera vita di Simone e Cleofa viene stravolta da questo incontro.

Essi restano gli “stolti” di sempre, ma due stolti segnati da un evento eccezionale, incredibile, unico, che li sorprende.

I Vangeli raccontano solo il viaggio insieme allo Straniero verso Emmaus, fino alla rivelazione attorno alla tavola.

Esattamente da questo momento prende vita il racconto. Un FATTO storico, accaduto in un luogo preciso della Terra Santa.

Immedesimarsi con questi due testimoni, significa rivivere oggi l’incontro con Cristo e riscoprirne i tratti comuni nella nostra esperienza.

Con quale volto verra’ a noi oggi il Cristo?

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Domenica 10 febbraio è ripreso ufficialmente il cammino delle diverse classi di catechismo, con un incontro per genitori e ragazzi di IV elementare.

In vista della Pasqua, c’è stata la presentazione di alcuni gesti e simboli che li accompagneranno. Seguite il sito e vi terremo aggiornati.

Lunedì 11 anche la II elementare ha ripreso il catechismo. Un buon cammino anche a loro!

Domenica prossima, invece, 17 febbraio, i protagonisti speciali saranno i ragazzi di V con i loro genitori, che con catechiste ed educatori andranno in gita a Venegono.

Ricordiamo inoltre che domenica 24 febbraio, alle 16.00 in Chiesa Prepositurale, ci sarà la chiusura delle Giornate Eucaristiche con l’invito ai ragazzi di IV elementare, e ai loro genitori, per un gesto di preghiera, la processione e la merenda insieme.

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Basta il seguire! … per imparare ad amare.

Come quando si va in bicicletta e non si sa bene la strada. Ecco perché abbiamo scelto l’immagine della partenza della Biciclettata di ieri mattina a simbolo della settimana di festa dell’oratorio che abbiamo vissuto alla Repax.

Tutto era già in nuce da lunedì 24, con la testimonianza di due giovani e della loro esperienza all’Alecrim.

Da loro abbiamo sentito ripetere la parola gioia; non solo nel servizio, nell’essere ‘utili’ a qualcuno, ma la gioia di un luogo dove il cuore riposa, riparte e il proprio io si apre all’altro. 

L’oratorio è un posto così!

Aprirsi alla vita. Imparare ad amare. Come ama Gesù. 

Come il buon samaritano del Vangelo di ieri. Forse una coincidenza, ma il brano non è altro che un invito ad amare, “senza casistiche particolari”, come ricorda don Fabio nell’omelia.

E così i tornei tra piccoli e adulti, la biciclettata per le vie di Saronno, la vendita delle torte (un vero successo, banco svuotato), il banchetto libri, la pesca, il truccabimbi, il talent Rock in Repax, il pranzo insieme, la serata cabaret e panzerotti sono state tutte occasioni per crescere, per imparare a guardare tutto in modo nuovo.

E si guarda in modo nuovo cominciando a ringraziare tutti quelli che si sono spesi per la buona riuscita della festa.

Grazie perché in tanti abbiamo sperimentato una preferenza, uno sguardo buono su quello che si è. Solo così si diventa capaci di essere protagonisti nella realtà.

Si genera…solo se si è generati. Si è padri, solo se si è stati o si è figli.

La fede ci aiuta a vivere – con più intensità – tutto.

E la festa dell’oratorio allora è stata una modalità per arrivare, passo dopo passo – “via così” come dice il motto del nuovo anno oratoriano che si apre – a riconoscere il volto di Gesù dentro alle facce di chi ci sta accanto.

È facile: “via così” invita a seguire. Basta il seguire!

Qui sotto una breve gallery con le foto della festa

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Martedì 2 gennaio un gruppo di parrocchiani, guidati da don Fabio, è partito per il pellegrinaggio in Terrasanta.

Qui vi raccontiamo qualcosa di questa esperienza, così da comprendere anche noi le parole del salmo 122:

“Quale gioia, quando mi dissero: Andremo alla casa del Signore! Sono fermi i nostri piedi alle tue porte Gerusalemme!”

Giovanni Paolo II di Gerusalemme aveva detto: “Per noi cristiani rappresenta il punto geografico dell’unione fra Dio e gli uomini, fra l’eternità e la storia”.

Fare un pellegrinaggio in Terrasanta vuol dire  mettersi in cammino; il viaggio fisico diventa un “cammino dell’anima”.

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IMG_0286Una grande opportunità di crescita e di riflessione: accompagnare mio figlio alla via Crucis per i bambini della scuola elementare e poter partecipare con lui è stato un arricchimento personale davvero importante.

Vedere questi bambini alla mattina così presto (7.30-7.45) riunirsi in Chiesa e prestare attenzione al racconto di Gesù verso la Croce, mi ha riempito il cuore: per quattro venerdì si è ripetuto l’appuntamento e ogni volta Don Fabio ha spiegato alcune stazioni della via Crucis, in modo semplice e intenso.

Dovremmo provare tutti ogni tanto a vedere le cose con la semplicità che hanno i bambini, sarebbe più facile poi apprezzare la bellezza della vita, anche nei momenti più difficili.

Dopo il momento di preghiera e riflessione ai bambini è stata offerta la colazione, grazie all’aiuto di diversi adulti che hanno messo a disposizione il loro tempo per i nostri bambini. E poi pronti per la scuola: in gruppo, accompagnati da Don Fabio, sono andati tutti insieme alla scuola Pizzigoni, cantando e chiacchierando con allegria e spensieratezza.

Quel gruppo di bambini, prima seduti ad ascoltare il racconto di Gesù e poi in cammino allegramente verso la scuola, sono stati certamente l’immagine più bella che mi potrò portare dentro aspettando questa Santa Pasqua, un’immagine di gioia e speranza: grazie di cuore a chi ha realizzato questa iniziativa.

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