Trovate qui sotto le disposizioni decise dalla nostra Comunità Pastorale, a seguito dell’ordinanza regionale a fronte della situazione sanitaria in atto e conseguenti alle indicazioni arrivate dalla Curia di Milano.

I fedeli che vogliono seguire la Celebrazione della S.Messa possono sintonizzarsi su Radiorizzonti, FM 88 negli orari sotto indicati.

In questo modo saremo uniti nella preghiera e nella comunione spirituale.

La preghiera è la nostra forza più grande e, come ricorda il nostro arcivescovo, proviamo a vivere questi giorni come occasione.
Tutto è occasione, anche le circostanze più difficili.

Torniamo a pregare per il mondo.

Continua a leggereLa benedizione di Dio ci ispiri…

Domenica prossima leggeremo nel Vangelo la parabola del figliol prodigo. Forse la conosciamo molto bene.

Che padre, quel Padre!

Un padre che è davvero padre.

Il problema che dobbiamo affrontare nella nostra esistenza è proprio questo: cercare di essere come quel Padre, cercare di assomigliare a quel Padre. Il nostro cammino spirituale non sarà mai completo se non tendiamo a diventare come il Padre.

Spesso nella vita siamo ora il figlio maggiore, ora il figlio minore. Ma noi siamo chiamati a diventare il Padre.

Continua a leggereQuel Padre

Ieri sera, lunedì 17 febbraio, 13 coppie della nostra comunità hanno iniziato con don Denis e con le coppie guida il cammino in preparazione al matrimonio.

Le accompagnamo con la preghiera. La speranza che abbiamo per loro è che coltivino insieme la meta, il dove – insieme – vogliono andare, che cosa vogliano riconoscere. Che si riconoscano compagni di viaggio verso un destino buono.

E anche chi dovesse essere un po’ più fuori dall’orizzonte del credere, riconosca il bisogno di coltivare il rapporto di coppia dentro una stima e dentro un rapporto con degli amici.

Tutta la comunità li accoglie.

Come richiamava infatti Benedetto XVI al 7° incontro mondiale delle famiglie a Milano, nel 2012: “Dobbiamo cercare un amore definitivo e qui è importante che l’io non sia isolato, l’io e il tu, ma che sia coinvolta anche la comunità, la Chiesa, gli amici.”

Il rapporto coniugale chiede di essere vissuto entro una forte appartenenza comunitaria, in cui è sempre possibile guardare a esempi e trovare sostegno, in particolare nei momenti di fatica.

Continua a leggereColtivare una meta

Oggi, martedì 11 febbraio, festa della Madonna di Lourdes, la Chiesa ha voluto che coincidesse con la Giornata Mondiale del Malato.

Ed è bellissimo il messaggio di Papa Francesco per questa giornata. Ci ricorda di come sia importante la vita, in ogni condizione essa si trovi. Abbiamo iniziato il mese di febbraio con la Giornata della Vita, dove l’accento era sulla vita che nasce, sul fiore che sboccia per la prima volta.

Ora, a pochi giorni di distanza, la Chiesa rivolge il suo pensiero a chi è stanco, sofferente, malato. E la fede ci dice che, a chi vive anche l’angoscia per la propria situazione di fragilità, dolore, debolezza, Cristo non impone leggi, ma offre la sua misericordia, la sua persona. “Egli ha occhi che vedono, che si accorgono, perché guardano in profondità, non corrono indifferenti, ma si fermano e accolgono tutto l’uomo, ogni uomo nella sua condizione di salute, senza scartare nessuno, invitando ciascuno ad entrare nella sua vita per fare esperienza di tenerezza.

Anche noi possiamo fare esperienza di questa tenerezza.

Per chi volesse leggere il messaggio integrale del Papa, lo trova qui:

Papa Francesco giornata del malato 2020 – Download

Continua a leggereVenite a me…!

Ti preghiamo Signore per la nostra famiglia, perché ci conosciamo sempre meglio e ci comprendiamo nei nostri desideri e nei nostri limiti.

Perché ciascuno di noi senta e viva i bisogni degli altri; perché a nessuno sfuggano i momenti di stanchezza, di disagio, di preoccupazione dell’altro; perché le nostre discussioni non ci dividano, ma ci uniscano nella ricerca del vero e del bene.

Perché ciascuno di noi nel costruire la propria vita non impedisca all’altro di vivere la sua; perché viviamo insieme i momenti di gioia di ciascuno e guardiamo a Te, che sei la fonte di ogni vera gioia; perché, soprattutto, conosciamo Te e Colui che ci hai mandato, Cristo Gesù.

Perché la nostra famiglia non si chiuda in se stessa, ma sia disponibile ai parenti, aperta agli amici, sensibile ai bisogni dei fratelli.

Perché ci sentiamo parte viva della Chiesa in cammino e possiamo continuare insieme in cielo il cammino che insieme abbiamo cominciato sulla terra. Amen.

Continua a leggerePreghiamo per la famiglia

Cammina. Senza sosta cammina. Va qui e poi là. Si direbbe che il riposo gli è vietato. Quello che si sa di lui lo si deve a un libro.

Sono in quattro dapprima a scrivere di lui. Quando scrivono hanno sessant’anni di ritardo sull’evento del suo passaggio. Noi ne abbiamo molti di più: duemila.

Conserva una falcata di vantaggio e la sua parola è come lui, incessantemente in movimento, senza fine nel dare tutto di se stessa.

Se ne va a capo scoperto. La morte, il vento, l’ingiuria: tutto riceve in faccia, senza mai rallentare il passo.

Ciò che lo tormenta è nulla rispetto a ciò che egli spera. Che la morte è nulla. Che vivere è senza fine.

Lui, quel cuore di bambino che nulla sa di distinzioni. A tutti si rivolge con la stessa voce solare, come se non ci fosse né virtuoso, né canaglia, né mendicante, né principe, ma solo, ogni volta, due esseri faccia a faccia, e in mezzo la parola, che va, che viene.

(stralci da Christian Bobin)

Continua a leggereCammina

E’ iniziato l’anno e, puntuale, il 1° gennaio il Papa ha mandato alla Chiesa e al mondo il Messaggio per la Giornata Mondiale della Pace.

Tra i passaggi più significativi vogliamo offrirvi:

“La pace è un bene prezioso, oggetto della nostra speranza.

Sperare nella pace è un atteggiamento umano che contiene una tensione esistenziale, per cui anche un presente talvolta faticoso può essere vissuto e accettato se conduce verso una meta e se di questa meta noi possiamo essere sicuri, se questa meta è così grande  da giustificare la fatica del cammino.

In questo modo, la speranza è la virtù che ci mette in cammino, ci dà le ali per andare avanti, perfino quando gli ostacoli sembrano insormontabili.”

Ecco, mi sembra che questo sia ancora una volta il segno della differenza cristiana; quella di chi poggia su una speranza certa. E di conseguenza si muove nella realtà, aprendo varchi, immaginando spazi, coltivando sogni. 

Buon Anno! Buon cammino!

Continua a leggereLa speranza ci mette in cammino

Eran partiti da terre lontane: in carovane di quanti e da dove?

Sempre difficile il punto d’avvio, contare il numero è sempre impossibile.

Lasciano case e beni e certezze, gente mai sazia dei loro possessi, gente più grande grande, delusa, inquieta: dalla Scrittura chiamati Sapienti! Le notti che hanno vegliato da soli, scrutando il corso del tempo insondabile, seguendo astri, fissando abissi fino a bruciarsi gli occhi del cuore!

Naufraghi sempre in questo infinito, eppure sempre a tentare, chiedere, dietro alla stella che appare e dispare, lungo il cammino che è sempre imprevisto.

(…) La lunga strada che hanno percorso, coperti i piedi e le vesti di fango! (…)

Molti dicevano al loro passaggio: “Eccoli i folli, che inseguono il vento!”(…)

Ma chi ancora rifà quella strada per adorare un bambino in silenzio ?

Magi, voi siete il segno che Dio mai abbandona chi segue la stella, che Dio è dentro e cammina con noi, e le sue vie non son queste vie! (D.M.Turoldo)

Continua a leggereEran partiti da terre lontane..

Spesso si pensa che ciò che dà sapore alla vita sia lo straordinario, un evento inatteso, l’avventura…

E nella solita vita..non c’è niente di bello?

La solita vita è meravigliosa.

E tu Signore ci ricordi che pure tu sei nato nell’ordinarietà, nella semplicità di una vita familiare.

Aiutaci a scoprire che svegliarsi ogni mattina e vedere la luce del giorno è straordinario, che riprendere la solita vita ogni giorno è un fatto nuovo, perché in ogni giorno tu ci dai la possibilità di crescere nell’amore.

Grazie Signore, per la solita vita che ci mandi e scusaci se non facciamo altro che sbuffare e brontolare.

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In questo Avvento, Papa Francesco ha scritto una lettera apostolica, Admirabile signum, resa pubblica a Greccio lo scorso 1º dicembre, in occasione della sua visita al Santuario del Presepe, proprio sui luoghi in cui San Francesco diede avvio al primo presepe della storia.

“Admirabile signum, sul significato e il valore del presepe”, questo il titolo completo, che ne fa presagire i contenuti.

Ve ne proponiamo alcuni stralci, ma consigliamo la lettura integrale, perché è un testo davvero molto bello.

“Comporre il presepe nelle nostre case ci aiuta a rivivere la storia che si è vissuta a Betlemme”.

“Tutti attorno alla grotta e ricolmi di gioia, senza più alcuna distanza tra l’evento che si compie e quanti diventano partecipi del mistero.”

Il presepe “è un invito a sentire, a toccare la povertà che il Figlio di Dio ha scelto per sé nella sua Incarnazione”.

Dio sconcerta, è imprevedibile, continuamente fuori dai nostri schemi”.

Admirabile signum testo integrale – Download

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