La vita è promessa, la bella promessa di Dio.

“Un davanzale poteva essere qualcosa di terribile, a un balzo dalla morte. Ma al davanzale ci si poteva anche affacciare per guardare fuori il cielo, i monti lontani, la notte stellata, la forma delle nuvole e gli uccelli, i tetti, la neve, un lago di nebbia, la gente, la vita.” (Sara Allegrini, Mina sul davanzale)

Il davanzale al quale guardare al futuro, anche in quest’ora. Il futuro che non è un rischio, ma è colmo della promessa di Dio.

“Vieni al davanzale, amore, posa la testa alla mia e vedi quale inclinazione ha il mondo, dove vanno a finire le colline, i giorni, le persone.” (Davide Rondoni)

Continua a leggereAl davanzale della vita

Da domani entreremo nella settimana Autentica, come la Chiesa chiama la settimana che precede la Pasqua del Signore. Nell’immagine vedete riassunti tutti gli appuntamenti per vivere bene questi giorni, anche restando a casa.

Li trovate anche nel numero unico dell’informatore che potete scaricare qui. In esso anche una delle omelie del Papa da Casa Santa Marta, durante la messa del mattino.

Auguri! Buona settimana dell’Essenzialità.

Continua a leggereCelebriamo la Pasqua

L’attesa è immaginare ogni giorno il volto che avrai.

Come ci sta cambiando questo periodo?

Forse avremo trovato Dio, ma questo non significa che non possiamo perderlo di nuovo.

Dio non ci lascia mai. Siamo noi piuttosto che lo abbandoniamo (come diceva il grande campione olimpico Jesse Owens).

Saremo con Lui fino alla croce e alla resurrezione? Che volto avremo allora?

Continua a leggereIl volto che avrai

Dico, dunque, a tutti voi: siate fiori che cantano, irradiate la gioia perché il mondo sta morendo di tristezza.

Contrastate con il contagio della gioia il contagio del virus e di ogni male.

Siate fiori che colorano la terra: svegliate la bellezza che si è assopita sotto la coltre del grigiore. Fate risplendere il bello che c’è in ogni uomo e in ogni donna.

Siate fiori che profumano: diffondete il profumo di Cristo, che rende desiderabile abitare insieme, sedersi a mensa e dare vita ad affetti più intensi e alle amicizie più vere.

Diffondete profumo di pane e di amicizia.”

(Mons. Mario Delpini, arcivescovo di Milano)

Continua a leggereSiate fiori

“Pazienza! È una magra parola, per chi non ha fede. Ma tu…!
Non vorrai tu concedere a Dio un giorno, due giorni, il tempo che vorrà prendere, per far trionfare la giustizia?

Così Padre Cristoforo esorta Renzo, nel capitolo VII de I Promessi Sposi. Buon suggerimento è quello di andare a rileggersi questo romanzo della Provvidenza.

Il tempo è suo; e ce n’ha promesso tanto!
Lascia fare a Lui, Renzo!”

Lasciamo fare al Signore, in questi giorni. Nessuno più che a Lui importa di noi, ricordava il Papa lo scorso venerdì. Una volta invocato, non farà mancare il suo aiuto.

Continua a leggereUn giorno, due giorni

“L’attesa è stare con il naso schiacciato contro una vetrata.
Tutto normale. Solo che, avendo imparato la gioia dell’attesa, ogni tanto la gente, in qualunque momento e in qualunque luogo si trovasse, tirata fuori la sua vetratina. Se l’appiccicava al muso e si godeva l’alto e vaporoso che il fiato formava sul vetro, rimanendo così, in lieta attesa.

Allora il mondo si fermava di nuovo ma, con l’invenzione delle vetratine tascabili, si fermava di meno, in modo non così evidente, diciamo con maggior discrezione.

Certo è che si fermava comunque un po’, era inevitabile ormai, (…) ma non era poi così grave, anzi: che il mondo cominciasse a rallentare sembrò, almeno ad alcuni, persino una cosa buona.” (E se covano i lupi, P.Mastrocola)

Ma noi, questo tempo di attesa, come lo stiamo vivendo?
Siamo in Quaresima, non in Avvento, eppure ci è chiesto di attendere: i dati delle 18.00 emanati dalla protezione civile, il nostro turno in fila per entrare al supermercato, il riavvio del pc dopo che la connessione è caduta perché non abbiamo la fibra, ecc.

E il Signore? Stiamo aspettando di fare la Pasqua con Lui?

Continua a leggereNaso schiacciato

Don Denis ci propone la lettura di questo articolo a firma del Cardinale Farrell, prefetto del Dicastero per i laici, la famiglia e la vita.

“Nella Chiesa abbiamo un tesoro nascosto, la famiglia. (…) Lo Spirito ci suggerisce di riscoprire il sacramento del matrimonio, in forza del quale le nostre case sono una piccola chiesa domestica.

(…) Ogni famiglia è una cellula dove Gesù è stabilmente presente. E non se ne va.”

Per la lettura integrale, ecco il link.

https://www.vaticannews.va/it/vaticano/news/2020-03/cardinale-farrell-osservatore-romano-chiesa-coronavirus.html

Continua a leggereChiesa domestica

Svolazzare non è volare.
Volare è andare, partire, mirare alto. Svolazzare è farsi un giro, perdere tempo, stare un po’ alto ma anche un po’ basso, far finta di andarsene ma anche di tornare.

Chi svolazza non parte e non torna. Non va da nessuna parte. Svolazzare è inconcludente: non conclude. È un cerchio non completo, lasciato aperto.

C’è chi dice: io volo!
E c’è chi dice: io svolazzo… ben diverso.
I primi mettono il punto esclamativo alla vita, i secondi usano i puntini di sospensione.”

(da E se covano i lupi, di Paola Mastrocola)

Ecco, anche in momenti come questi, ricordiamoci di volare, di essere protagonisti di quello che accade. Stiamo in casa, sì, come ci è chiesto, ma con l’animo vigile, lo sguardo attento, la mente aperta alle possibilità di un aiuto, di una telefonata, di una lettura spirituale.

Continua a leggereVola! (punto esclamativo)

In questi giorni, in cui siamo invitati a stare in casa, ricordiamoci di guardare il bene che c’è. Anche lì. In casa nostra.
Altrimenti, a forza di notizie negative, finiremo per identificare quelle parziali immagini con la realtà stessa, “intossicandoci, perché il negativo non viene pienamente smaltito e giorno per giorno si accumula. Il cuore indurisce e i pensieri si incupiscono.” (Benedetto XVI)

E quando la casa ci va stretta, teniamo a mente che “un luogo non è dato innanzitutto dalle mura, ma dalla compagnia che lo rende vivo.” (la frase è di Novella Scardovi, donna straordinaria nell’ordinario, andatevi a leggere la sua storia se avete tempo)

Forse in questa Quaresima il Signore ci sta dicendo, come a Zaccheo, “Oggi devo fermarmi a casa tua”. Cristo viene a casa nostra!

Continua a leggereMi fermo a casa tua

Le mie forze…basteranno?
Quando il limite che mi riconosco si fa pesante, a cosa mi aggrappo?

Devo giocare nel presente.

È un quotidiano esercizio dell’aver fede, ogni giorno. Un’educazione quotidiana al tirar sera.

Buoni giorni, cari amici!

Continua a leggereTirar sera