Continua in questo mese di maggio il rosario recitato nei diversi luoghi della nostra parrocchia. A Maria ci rivolgiamo in questi giorni di festa per i 50 anni dalla fondazione della “Regina Pacis”. A lei, a cui è dedicata la nostra chiesa, alziamo lo sguardo.

“Eccomi, sono l’ancella di Dio,

Secondo quanto hai detto si compia”

Tu sei la terra obbediente, Maria,

La creazione che ama e adora.

Tu sei la figlia fedele di Sion,

Radice Santa che genera il fiore

Da tutti atteso invocato sperato,

Fiore di luce nel nostro deserto.

Così la chiesa ogni giorno ripeta

Queste parole dell’umile serva,

E tornerà tutto come all’origine

Quando Iddio camminava nell’Eden.

Sia gloria al Padre, al Figlio, allo Spirito,

Che dal principio han rifatto le cose:

Ci hanno dato una Vergine Madre,

Bellezza intatta di tutto il creato.

(David Maria Turoldo)

Continua a leggereMaria fiore di luce nel deserto

Siamo ai nastri di partenza della festa per i 50 anni di fondazione della Regina Pacis.

Stasera, 11 maggio, alle 21.00, in Chiesa, Concerto spirituale di apertura.

Domani, domenica 12 maggio, alle 10.30, apertura della porta del giubileo e S.Messa presieduta da don Pasquale.

Alle 15.00 giochi in oratorio e dalle 19.00 griglieria e Rock Repax Story.

E poi tanto altro.

Molte informazioni sull’informatore.

Informatore Repax 12 05 2019 – Scarica

Continua a leggere50anni aperti all’accoglienza…

Giovedì 9 maggio ha preso avvio, a Casa di Marta, il ciclo di incontri “Cammini di carità”, con un cineforum proposto a tutti, volontari e non.

Per la simpatia e vicinanza a Casa di Marta…vi aspettiamo ai prossimi giovedì!

Intanto, per chi si fosse perso …

Il film, “Le nevi del Kilimangiaro”, del 2011 del regista francese Guédiguian, prende a prestito il tema della perdita del lavoro per scavare nella vita di una coppia a cui crolla tutto: lui perde il lavoro, vengono derubati, sporgono denuncia e poi si tormentano per i sensi di colpa. Il ladro è infatti un ex collega del marito, licenziato anch’esso, cha fa fatica a tirare avanti e che si occupa dei due fratellini piccoli abbandonati dai genitori.

Quando tutto ci viene a mancare, quando perdiamo le nostre certezze e il mondo attorno ci sembra crollare, cosa fare?

Nutrire sentimenti di vendetta o perdonare?

Il film mostra a quali dilemmi ci troviamo di fronte quando ci doniamo, quando decidiamo di amare. Perché le buone intenzioni non salvano il cuore, non bastano.

Serve altro.

Il punto di svolta arriva con l’incontro con i due bambini, che diventano pungolo per la coscienza.

E quando sembra che tutto si risolva in uno smacco, ecco che il cuore si commuove e accade l’imprevedibile. Il regista mostra anche le reazioni di chi sta accanto a loro, dai figli che non condividono le scelte, agli amici che capiscono e cambiano sguardo anche loro.

Nel finale i due coniugi sono davvero felici, di quella felicità che la sola giustizia umana non può dare. Essi scoprono la gioia che si assapora quando l’altro diventa solo qualcuno da amare.

Si comincia a vivere dentro una prospettiva nuova.

Grazie a chi ha pensato questi “Cammini”. Ci fanno bene. Riprendendo una frase di Jaurés, il socialista francese a cui si ispirano i sindacalisti del film, possiamo dire che:

Può esserci rivoluzione soltanto dove c’è coscienza”

La coscienza viva di un cuore che ama.

Continua a leggereLa felicità arriva rispondendo alla realtà

Dicono che è risorto”. Ecco la formula che esprime il centro della vita cristiana. E che ritroviamo nei Vangeli e nelle letture del periodo pasquale.

3 domande:

1.Come e cosa dicono?

2.A chi lo dicono?

3.Chi sono quelli che dicono?

Non è un rompicapo. Scopriamo il fascino delle risposte.

1.Il dire esprime una attestazione, l’espressione “dicono che..” rimanda ad una azione, un evento che Dio opera in Qualcuno, che molti avevano pure conosciuto e visto.

2.C’è poi un destinatario, l’annuncio è rivolto a qualcuno, mira al suo cambiamento. La parola guarda ad un destinatario attivo, che porta con sé un’attesa. Attesa su di sé, sulla propria speranza, sul proprio desiderio di vita. Quel “dicono…” è rivolto anche al lettore futuro, a ciascuno di noi, discepoli di seconda mano.

3.Dicono esprime un soggetto plurale, maschile e femminile. Un soggetto implicato nell’annuncio, ma che non attira l’attenzione su di sé, bensì rimanda ad altro. Tuttavia questo soggetto non è esonerato dalla testimonianza. Non lo dicono tanto per dire, ma lo dicono come testimonianza. Dicono ciò che è avvenuto in se stessi.

La testimonianza pasquale dichiara l’azione di Dio dentro la speranza della vita come un bene promesso.

Continua a leggereDicono che è risorto

Lungo la via per San Damiano, lo scorso 1º maggio, abbiamo meditato i misteri gloriosi, che ci parlano di resurrezione.

Tutte queste domeniche sono dette, secondo il calendario liturgico, domeniche “dopo Pasqua” e ci invitano ad abitare la resurrezione, ogni giorno della vita, fin nei suoi angoli più nascosti.

Ci vuole coraggio – abbiamo pregato – perché alla fine ..vince l’amore! Maria si è detta serva di Dio, la sua vita come dono. E così ha guadagnato la vera vita. Abbiamo il coraggio di vivere così anche noi?

Vivere così è possibile se si sta in un rapporto singolare di amicizia con Cristo. Solo dentro a questa vicinanza, si può. Si può!

La Messa è finita, dice il sacerdote ogni domenica, ma continua nella vita.

Continua se stiamo attaccati a questa compagnia di uomini, a questa Chiesa così imperfetta, ma che ci richiama qual è il vero, il giusto, il bene.

Continua a leggereRisorti in cammino

“Tutta la vita è un cammino, tutta la creazione è un cammino”, così diceva David Maria Turoldo e la nostra parrocchia ha deciso anch’essa di mettersi in cammino, iniziando il mese di maggio con un pellegrinaggio a piedi fino alla Chiesetta di San Damiano, a Cogliate.

Chiesa antichissima, sorta sulle fondamenta di una cappellina di devozione a Maria esistente già nel 1300.

Ricoperta di affreschi che si sono susseguiti nel corso dei secoli e che i lavori di restauro voluti dalla comunità di Cogliate, affezionata e devota alla chiesa, hanno tenacemente restituito alla bellezza e alla visione di tutti.

Gli affreschi recuperati hanno rivelato una cura particolare nei colori, nelle fogge, nelle figure, a testimonianza di una fede che, alle genti povere e analfabete, veniva trasmessa soprattutto per immagini.

Tante le figure di santi, ma tante le immagini di Maria, rappresentata ben 6 volte, in differenti scene della sua vita (dall’annunciazione, alla fuga in Egitto, ecc.).

Non mancano le figure allegoriche che rimandano alla chiesa, alla sua missione, e all’idea della Chiesa come comunità che porta alla salvezza.

Le immagini che trovate qui sotto parlano da sole, tanta è la loro bellezza.

Per chi volesse fare una visita, la chiesa si trova nella frazione Saldalmazio a Cogliate ed è aperta ogni domenica in occasione della S.Messa festiva alle ore 9.00.

Continua a leggere1º maggio a San Damiano

Ora et labora dicono i benedettini. Sfida del lavoro è lo slogan che la Chiesa ambrosiana ha scelto per le veglie per il lavoro che si stanno svolgendo in questi giorni nelle 7 zone pastorali della diocesi.

Domani è il 1º maggio. Festa del lavoro.

Lavoro che diventa anche vocazione. Perché ogni uomo ha una vocazione al lavoro.

Tante oggi le sfide per il mondo del lavoro; nonostante la realtà economica sia migliorata negli ultimi anni, quella occupazionale mostra ancora tutti i segni del cambiamento che ha attraversato il mercato del lavoro dalla crisi in avanti.

Tutti conosciamo persone in difficoltà nel trovare un lavoro, o che pur di farlo accettano una condizione di precarietà economica e professionale tale da non poter progettare il proprio futuro; persone forse non sufficientemente competitive perché bisognose di formazione e orientamento o di valorizzare diversamente le competenze acquisite nel tempo.

Come ci ha chiesto Delpini nel messaggio per Sant’Ambrogio, noi cristiani siamo autorizzati a pensare strade alternative per rispondere a questi cambiamenti epocali.

E siamo autorizzati a pregare. Con le braccia alzate al Padre.

E cogliamo allora l’occasione del mese Mariano che inizia proprio domani per consegnare al rosario le nostre intenzioni sul mondo del lavoro.

Preghiera e lavoro. Di questo sono intrecciate le nostre vite.

Che entrambi questi aspetti, preghiera e lavoro, ci aiutino a dare senso alla vita.

Continua a leggereLa sfida del lavoro

Presenza che regge l’urto del tempo.

Così comincia la Pasqua. Così successe 2000 anni fa. Presenza rimasta.

Presenza presente ora.

Regge tutto quello che viviamo, tutto quello che vediamo succedere?

Sì. E non è una cosa da matti.

Il Signore non è lontano mai.

Auguri a tutti!

Continua a leggerePresente

Ieri, domenica 14 aprile, i bambini di seconda elementare hanno vissuto il loro ritiro di Quaresima.

Hanno seguito Gesù. Al mattino si sono messi in processione con le palme, poi, dopo la S. Messa, hanno rivissuto in oratorio i momenti dell’Ultima cena fino al sepolcro.

Nel pomeriggio, su una nuda croce di legno hanno posto un fiore con i loro pensieri di gioia e riconoscenza verso Gesu’. Quello che era un semplice legno e’ diventato un Albero di Vita.

Anche i genitori si sono coinvolti; nel pomeriggio hanno incontrato don Luca e dialogato con lui.

Una giornata insieme, scandita dai passi della Parola. Parola che diventa performativa, si fa reale, si incarna: Parola che diventa la mano che pesca gli uomini, che ci tira fuori, noi tutti, dai flutti del mare agitato delle nostre vite.

Tutto per una meta piu’ alta, per il bersaglio vero da colpire: una vita donata. Per rispondere alla domanda “ho dato la vita per qualcuno?”, forse abbiamo bisogno di reimparare dai piu’ piccoli.

Ho dato felicità vera a qualcuno ? Questa domanda ci inchioderà, dirà la verità della mia esistenza.

Continua a leggereAlbero di Vita

Con la domenica delle Palme entriamo nella Settimana Santa, detta anche autentica. Autentica, cioè vera, quella originale, quella che viene prima e dà senso al tutto.

Potremmo approfittare di questa settimana per rimettere ordine nella nostra vita, per ricentrarla sulle vere priorità. Quelle cose che vengono prima per definizione.

Se vogliamo costruire qualcosa, s’intende.

I nostri bambini ce lo hanno ricordato ogni venerdì, con una bella presenza alla Via Crucis del mattino, prima della scuola. Prima, per dare ordine alla loro giornata di studio, di gioco, ecc.

E lo scorso venerdì hanno ricevuto il fiore del Risorto. Certo, perché il guadagno è che la vita fiorisce, se segui le priorità.

Nella vita di tutti i giorni ci sono le emergenze, lo sappiamo bene, ma colui che trascura le priorità per andare appresso alle emergenze, è stolto; colui che sperona le emergenze per restare fedele alle priorità, è saggio.

Ci sono anche emergenze che appaiono lecite, buone, ma dobbiamo cercare il nostro vero. Ecco come si riconoscono le priorità. Cercando il nostro vero.

Chi resta fedele alle priorità ha una identità, quella che gli ha dato il suo Creatore, il Cristo che in questa settimana va a morire per noi. E che poi risorge.

Perché la nostra vita fiorisca, sia salvata!

Già salvati.

Ecco alcune foto dei momenti della Via Crucis.

Continua a leggereLe priorità