Lunedì 24 settembre comincia la settimana di festa dell’oratorio.

E si parte con una testimonianza, alle 21.00, dei giovani dell’Associazione Alecrim che seguono ragazzi disabili.

Il servizio, la carità e il significato che hanno per la loro vita.

Vi aspettiamo numerosi!

Continua a leggereLa festa comincia con i testimoni

Di chi mi posso fidare per essere felice?

Delle mie idee..? Che sono così ondivaghe, come i moti del mare…

Mi posso fidare della salvezza, cominciata da Maria che ha detto sì al Verbo di Dio e …guarda Lei dov’è andata a finire!

In cielo, assunta con anima e corpo.

Già, 15 agosto, festa dell’Assunta; nessuno spiritualismo, ma il trionfo del corpo.

Guardate la meraviglia degli affreschi nel nostro Santuario, dove è tutta bellezza di forme, di corpi appunto.

D’estate, quando ci scopriamo un po’ tutti per il caldo, faremmo bene a ricordare qual è la bellezza a cui tendiamo.

Continua a leggereFesta dell’Assunta

Sabato prossimo l’arcivescovo Delpini ordinerà 23 novelli sacerdoti in Duomo.
Preghiamo per loro, secondo il motto scelto dai candidati e visibile anche sul volantone affisso nella bacheca della nostra Chiesa “e cominciarono a far festa”.

Padre di misericordia

Tu non hai abbandonato l’uomo

in potere della morte,

ma hai mandato il tuo unico Figlio come Salvatore.

Agli uomini egli annunciò la Parola di salvezza:

quanti la accolsero furono pieni di gioia

e cominciarono a far festa.

Effondi il tuo Spirito su questi tuoi figli

perché, come servi liberi e fedeli,

cantino al mondo la tenerezza del tuo amore.

Maria, causa della nostra letizia,

sostenga il loro ministero

perché siano testimoni contagiosi

della gioia senza fine del Vangelo. Amen.

Continua a leggere…e cominciarono a far festa

Ecco la testimonianza di Martina:

Una festa patronale, quella appena trascorsa, molto ricca.

Ricca di celebrazioni, di eventi, di incontri, ma soprattutto ricca di volti. Penso sia la bellezza più grande fermarsi ad osservare, da spettatori, quante persone si mettano in gioco durante un momento di festa, perché tutto sia al posto giusto, possa essere vissuto intensamente e riempia il cuore.

A tal punto siamo stati partecipi …che non ce ne siamo resi conto (!), ma ognuno di noi ha aiutato in qualche modo: chi in cucina, chi al bar o alla pesca di beneficienza, chi nei giochi, chi nella liturgia, chi a far sì  che tutti gli spazi fossero puliti e in ordine.

Lo ripetiamo: tanti si sono messi in gioco, hanno donato il proprio tempo, hanno curato i piccoli dettagli e si sono resi disponibili per gli altri, anche facendo fatica.

In un mondo dove è sempre più difficile avere lo sguardo profondo e umile di Gesù, la nostra comunità ne è stata l’esempio!

Questa la nostra bellezza: l’essere disposti a far fatica e a donare un po’ di tempo e un po’ di se stessi per gli altri.

Ed è una bellezza “riconosciuta”: riconosciuta in chi dopo ore e ore trascorse in oratorio, è andato a casa stanco, ma felice; riconosciuta da chi curioso è passato a vedere perché così tanta gente entrasse in oratorio; da chi nonostante gli impegni ha cercato di passare almeno a salutare. Riconosciuta nei sorrisi dei più piccoli, nei saluti, negli abbracci stretti, nelle parole scambiate; nell’essere sempre disponibili ad accogliere chi ha trascorso diversi anni nella nostra parrocchia come don Davide, don Pasquale e don Fabio Verga.

Questa festa patronale ci apre all’estate e all’oratorio estivo con negli occhi la collaborazione tra giovani e adulti, la bellezza dello stare insieme e la voglia di mettersi sempre più “all’opera”.

Dopo l’anno trascorso questa è un’ulteriore verifica di quel “Non di solo pane” che troviamo al capitolo 4 del Vangelo di Matteo che ci invita all’ascolto, a metterci al lavoro, a renderci disponibili per gli altri, a seguire Gesù lungo la strada, a saperlo riconoscere.

Ci invita ad essere strumento, “matita nelle mani di Dio”.

Grazie a tutti!

Continua a leggereFesta Patronale: testimonianza di bellezza

Mons. Delpini chiude l’incontro con la stampa svoltosi sabato 27 gennaio con una richiesta precisa.

In occasione, infatti, della festa di S. Francesco di Sales, patrono dei giornalisti e dei comunicatori, egli fa a loro un invito, che chiama “la decima del giornalista”:

“Vorrei da voi uno scritto, una notizia vera – non una pubblicità propaganda – che nel mare delle notizie di cui venite a conoscenza, si sottrae all’atteggiamento egoistico di chi dice che va tutto male, che il mondo fa schifo, che è tutto allo sfascio.

Una notizia che incoraggi, svegli, apra alla fiducia e che abbia come destinatario/lettore un giovane diciottenne. Anch’io ho scritto di recente una lettera per i diciottenni. Per aiutarli ad avere speranza.

La vostra decima sarà un atto di responsabilità per aiutare un giovane a riconoscere la buona comunicazione da quella cattiva, un gesto che apre al futuro perché mostra ai ragazzi la speranza.

Non è che bisogna fare una predica (a quella ci pensiamo noi preti); il giornalista deve dare una notizia, vera.

Non voglio minimizzare il fatto che nel mondo accadono tante cose brutte, ma vorrei dire che insieme a queste, ci sono milioni di gesti buoni.

Sarò contento se mi fate pervenire una pagina, firmata (così che io possa contattarvi) e in Diocesi penseremo a come diffondere questi vostri articoli.

Scadenza per mandarli all’ufficio comunicazioni: 31 gennaio, festa di San Giovanni Bosco.

Per i diciottenni, per i giovani..per far loro capire che vale la pena diventare grandi.”

Continua a leggereLa decima dei giornalisti per la festa di S.Giovanni Bosco

Oggi la liturgia ci presenta il miracolo alle nozze di Cana. Luisa ci scrive:

Fortunati questi sposi ad invitare Gesù e Maria al loro matrimonio! L’avranno fatto per formalità o per dare lustro alla cerimonia. Chissà.

Quel che è certo è che grazie a loro la festa è salva.

Maria, donna pratica, chiede a Gesù il miracolo. E, domandando fede grande ai servitori della tavola, lo ottiene.

Senza fede non accade mai nulla. Ma, con essa, tutto è possibile.

Anche che il Signore salvi un matrimonio.

Continua a leggereLa festa è salva

Facciamo festa domenica prossima: nella ricorrenza di San Carlo (che la Chiesa ricorda il 4 novembre), ci ritroviamo alla Cascina Colombara per la S.Messa (h. 9.00) e il pranzo insieme (h. 12.30).

Al pomeriggio, h. 15.00 la processione con la statua di San Carlo.

Una bella tradizione che si rinnova.

La tradizione ci aiuta a confrontarci con la ricchezza del passato e a riscoprire l’appartenenza ad una storia.

Un modo per ritrovarci insieme.

Continua a leggereDomenica 5 novembre: festa alla Cascina