Oggi pomeriggio, Mons. Mario Delpini invita tutti i suoi coetanei, gli uomini e le donne nati nel 1951, a partecipare alla Messa d’Avvento in Duomo.
Incontrando i catecumeni per l’ingresso in Diocesi il 24 settembre scorso, aveva raccontato la storiella di Peppino, Pino e Pinuccio, amici di studi e di giochi, che si incontrano dopo molti anni.
“Si incontrano e quasi non si riconoscono: si erano lasciati 18enni e si ritrovano vecchi e stanchi.
Si lasciano andare a confidenze.
Peppino, dentista, dice che dopo una vita di lavoro, ora è solo stanco e quando si sente giù va dal medico. Si fa dare due ricette e qualche pillola. Così tira avanti.
Pino, centralinista, dice che fa una noia di lavoro, ha una miseria di stipendio, in famiglia è un continuo litigio. Quando è stanco, va al bar, gioca con le macchinette. Almeno una parentesi, per dimenticare.
Pinuccio, commercialista, dice che tra scadenze e consulenze, neppure ha tempo per mangiare. Le leggi ti complicano il lavoro, i clienti hanno molte pretese e poca comprensione. Quando è stanco si ricorda di quell’invito Venite a me, voi che siete stanchi e oppressi e io vi darò ristoro. Va in chiesa, bussa alla porta del Signore. Quando torna a casa è consolato di una Presenza e capace di un sorriso non di facciata, ma di un sorriso che è desiderio di contagiare con la gioia.”
E l’Arcivescovo chiudeva così la storia: “la vita domanda una risposta. Dove vai quando sei stanco e oppresso?
Quando la vita pesa non si può evitare la domanda: ma la vita cos’è?
C’è chi risponde che è un destino che ti perseguita.
Noi invece rispondiamo che è una voce che chiama e che Gesù fa della nostra vita una vocazione.”
Rispondiamo all’appello.
Qui sotto il volantone con tutti i dettagli dell’invito.