Seconda tappa: Adorazione dell’Eucaristia

Sia lodato e ringraziato, ogni momento

il Santissimo e divinissimo Sacramento.

Ci si pone in ginocchio e dopo un momento di silenzio si può pregare così:

Come i due discepoli del Vangelo,

ti imploriamo, Signore Gesù; rimani con noi!

Tu divino Viandante, esperto delle nostre strade

e conoscitore del nostro cuore,

non lasciarci prigionieri delle ombre della sera.

Sostienici nella stanchezza,

perdona i nostri peccati,

orienta i nostri passi sulla via del bene.

Benedici i bambini, i giovani, gli anziani,

le famiglie, in particolare i malati.

Benedici i sacerdoti e le persone consacrate.

Benedici tutta l’umanità.

Nell’Eucaristia ti sei fatto

“farmaco d’immortalità”:

dacci il gusto di una vita piena,

che ci faccia camminare su questa terra

come pellegrini fiduciosi e gioiosi,

guardando sempre

al traguardo della vita che non ha fine.

Rimani con noi, Signore!

Rimani con noi!

Amen!

(San Giovanni Paolo II)

Qui trovi una riflessione di papa Francesco…

Conosciamo il racconto della moltiplicazione dei pani riportato nel Vangelo di Giovanni. I testimoni del miracolo tornarono dal Signore il giorno dopo, nella speranza di vederlo compiere un altro segno. Cristo, però, voleva trasformare la loro fame materiale in una fame diversa, quella del Pane di vita eterna (cfr. Gv 6, 26-27). Per questo Gesù parlò di sé come del Pane vivo disceso dal cielo, del vero Pane che dà la vita al mondo (cfr. Gv 6, 51). Stamattina, mentre celebravo l’Eucaristia, ho pensato tanto a questo, perché è quello che ci dà la vita. L’Eucaristia infatti, è la risposta di Dio alla fame più profonda del cuore umano, alla fame di vita vera: in essa Cristo stesso è realmente in mezzo a noi per nutrirci, consolarci e sostenerci nel cammino. Purtroppo, al giorno d’oggi, a volte tra i nostri fedeli qualcuno crede che l’Eucaristia sia più un simbolo che la reale e amorevole presenza del Signore. È più di un simbolo, è la reale e amorevole presenza del Signore. (…) Recuperiamo il senso di meraviglia e di stupore per questo grande dono che il Signore ci ha fatto, e a trascorrere del tempo con Lui nella celebrazione della Santa Messa, così come nella preghiera personale e nell’adorazione del Santissimo Sacramento. Credo che noi in questo tempo moderno abbiamo perso il senso dell’adorazione. Dobbiamo riprendere il senso di adorare in silenzio, adorare. È una preghiera che abbiamo perso, poca gente sa cosa sia questo! Nell’Eucaristia incontriamo Colui che si è donato interamente a noi, che si è sacrificato per darci la vita, che ci ha amati fino alla fine. Diventiamo testimoni credibili della gioia e della bellezza trasformatrice del Vangelo solo riconoscendo che l’amore celebrato nel Sacramento non può essere tenuto per noi, ma esige di essere condiviso con tutti. Questo è il senso di missionarietà: tu vai, celebri la Messa, prendi la Comunione, fai l’adorazione… e dopo? Dopo esci, esci a evangelizzare, Gesù “ci fa” così… L’Eucaristia ci spinge a un amore fortemente impegnato per il prossimo, perché non possiamo veramente comprenderne e viverne il significato se teniamo chiusi i cuori ai fratelli e alle sorelle.

Papa Francesco, 19 Giugno 2023

Qui trovi un’altra preghiera di adorazione, scritta da San Tommaso d’Aquino…

Come uno che l’amore rende pronto, io Ti adoro,

o Dio che ti nascondi e in questi simboli a noi vero ti dai, inafferrabile.

Interamente a te si sottomette il cuore: ché troppo sei grande,

e vinci ogni sua forza di penetrazione.

Se mi lascio guidare da ciò che vedo, o tocco, o gusto, io cado nell’inganno.

Posso soltanto udire: ma basta, a dare sicurezza alla mia fede.

Tutto quello che il Figlio di Dio disse, io lo credo:

di questa tua parola di verità, nulla è più vero.

Quando fosti crocifisso, il divino era nascosto;

ma qui, anche l’umano tuo ci vien sottratto.

E proprio qui, l’uno e l’altro credendo e proclamando,

ti faccio anch’io la preghiera del ladrone in pentimento.

Neppure, come a Tommaso, m’è dato di scrutare le tue piaghe;

e, nonostante, ti rendo confessione: «Sei tu il mio Dio!».

Fa’ che a te sempre di più io creda, e in te abbia speranza, e che ti ami.

O memoriale della morte del Signore!

O pane vivo che all’uomo vai donando vita!

Fammi un dono: viva di te l’anima mia,

e sempre abbia gusto per te, come per un sapore grato.

La tua tenera e santa dedizione, Gesù Signore,

giunge a donare interamente il sangue. Di questo sangue,

anche una goccia piccola è in grado di salvare il mondo intero.

Con questo sangue, fai nettezza in me! Sono un immondezzaio.

Ti sto guardando, Gesù, che ti sei messo un velo.

Sono assetato; e ti faccio una preghiera:

fissare quel tuo volto d’uomo senza più schermi ormai;

e, dal veder direttamente la tua divina gloria, tutto restarne beatificato. Amen.

(Traduzione di G. Moioli dell’Adoro Te devote)

Qui un canto di adorazione: oh che giorno beato…

Atto di fede e di adorazione

  1. Sotto quel bianco velo

sta il Re del cielo,

sotto quel bianco velo

vive Gesù!

Atto di speranza

  1. Grazia e salvezza in cielo

da te io spero,

grazia e salvezza in cielo

dona, Gesù!

Atto di carità

  1. T’offriamo il nostro cuore

tempio d’amore,

t’offriamo il nostro cuore,

entra, Gesù!

Atto di contrizione

  1. Chiediamo il tuo perdono,

o Gesù buono!

Chiediamo il tuo perdono,

pietà, Gesù!

Atto di desiderio

  1. Vieni dal tuo altare,

oh! non tardare.

Vieni dal tuo altare,

vieni, Gesù!

Atto di umiltà

  1. So che indegno sono

del tuo gran dono.

So che indegno sono

di te, Gesù!

Atto di fede e di adorazione

  1. Cogli angeli e coi santi

sciogliamo i canti.

Cogli angeli e coi santi

lodiam Gesù!

Atto di ringraziamento

  1. Grazie! ti canta il cuore

pieno d’amore.

Grazie! ti canta il cuore,

dolce Gesù!

Atto di offerta

  1. La vita, i cuor, le menti

t’offriam fidenti.

La vita, i cuor, le menti

prendi, Gesù!

Atto di domanda

  1. Colma di grazie i cuori

e di favori.

Colma di grazie i cuori,

o buon Gesù!

Atto di carità

  1. Regna nel nostro cuore

col tuo amore;

regna nel nostro cuore

tu sol, Gesù!

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