Anche Carlo aveva i suoi difetti e li riconosceva. Sapeva ad esempio di essere goloso oppure troppo chiacchierone a scuola. A fine giornata faceva un esame di coscienza per chiedere perdono dei propri limiti promettendo di migliorarsi.
Pensa a quello che potrebbe essere il tuo difetto principale, oppure a quale è stato in questi giorni il tuo sbaglio più grande. Chiedi perdono a Dio con queste parole che forse hai già imparato a memoria quando ti sei preparato per la tua prima confessione…
PIETÀ DI ME, O SIGNORE, SECONDO LA TUA MISERICORDIA;
NON GUARDARE AI MIEI PECCATI E CANCELLA TUTTE LE MIE COLPE:
CREA IN ME UN CUORE PURO
E RINNOVA IN ME UNO SPIRITO DI FORTEZZA E DI SANTITÀ.
Quello che hai davanti è stato il confessionale di un Santo: del beato Luigi Monza. Questo prete nel 1929 arrivò qui in Santuario, animando tantissime iniziative per i giovani. Da questo confessionale imparò a vedere le cose secondo lo sguardo di Dio, imparò a guardare lontano, riconoscendo che questo mondo segnato dalla solitudine, dalla tristezza e dall’egoismo andava riportato all’amore di Dio.
Don Luigi Monza vedeva nella comunità dei primi cristiani, (nel libro degli Atti degli Apostoli si dice che vivevano come “un cuor solo e un’anima sola”) un grande ideale, in cui la carità (l’amore) era la prima ed irrinunciabile regola. Come ricordava sempre Don Monza: «Cristiani, ognuno di voi deve diventare un artista di anime e dobbiamo dipingere la bellezza di Gesù non sulla tela ma nelle anime. E il pennello del vostro impegno non caschi mai di mano».