Dalla seconda parte del messaggio dell’Arcivescovo per la festa dell’Oratorio.

Ci sono quelli che corrono per tenersi in esercizio: non vanno da nessuna parte, ma ogni giorno dedicano del tempo a correre.

Lo stesso percorso, la stessa gente..e poi si stancano.

Ci sono quelli che corrono per allenarsi. Accettano la fatica, si preparano alla corsa, alla partita, ma poi se non sono convocati si arrabbiano.

Infine ci sono quelli che corrono perché hanno una meta, un luogo dove sanno di essere attesi. Non vogliono arrivare tardi alla festa.

La meta non è un risultato, un successo; la meta è dove è bello stare. È l’amicizia che merita di essere coltivata, la vita che merita di essere vissuta.

Ammiro coloro che credono che l’oratorio e la proposta educativa cristiana abbiano delle risorse straordinarie.

I ragazzi di oggi sono come quelli di ieri, un terreno promettente che attende un seminatore per produrre molto frutto.