Questo post riprende nel titolo il verso di una canzone di Sanremo 2018. È “Adesso” di Roy Paci e Diodato.
Un amico se ne è detto colpito, perchè essa tocca da vicino tanti temi e riesce ad arrivare al cuore delle persone.
Siamo tutti smartphone dipendenti…ma forse questa tecnologia ci ha tolto la poesia.
Che è come dire ….la bellezza della vita.
La canzone ha dentro un desiderio grande e una speranza.
“Torneremo a guardare il cielo, alzeremo la testa dai cellulari, per vedere quanto una luna ti può bastare.”
“Torneremo a parlare davvero senza bisogno di una tastiera.”
“Troveremo prima o poi il coraggio di vivere tutto per davvero”
Ecco, il punto è questo; affrontare la vita, vivere fino in fondo le esperienze che ci sono date.
Attenzione solo a non cadere nel rischio di un carpe diem, fermandosi al titolo “Adesso”, quasi che passato e futuro non contino.
Che differenza (!) rispetto alla canzone che ha vinto tra i giovani, “Il ballo delle incertezze” di Ultimo, dove si ribadisce che nella vita non c’è nulla di certo. Un mondo senza appigli, la società liquida di cui parlava Bauman.
Qui l’uomo è smarrito e si chiede “dov’è il senso”. Pure l’amore è fonte di incertezza, dolce al punto che ti culla, ma poi ti fa naufragare nel nulla.
L’uomo però non può stare senza un senso. Serve un significato.
Cercate, c’è dell’altro.
Un Altro che si commuove per me, un Amico, come l’aveva Lazzaro, nel Vangelo di oggi.
Solo così si possono vivere a pieno i momenti della vita; sarà forse scontato, ma mai come oggi attuale.
Testo e musica di “Adesso” lo raccontano con speranza e insieme preoccupazione…e con l’energia di un ritmo che gradualmente aumenta. È il desiderio di felicità mai sopíto nel cuore dell’uomo.