“IL DOLORE, SE CONDIVISO, SI DIMEZZA. LA GIOIA, SE CONDIVISA, SI RADDOPPIA” (Tommaso d’Aquino)

Questo lo slogan della XVIII Giornata del Farmaco che si terra’ sabato 10 febbraio.

Di dolore è pieno il contesto del nostro vivere. Paesi interi, poco distanti,sono stritolati dalla guerra, mentre da noi la divisione si è estesa a tutte le forme della convivenza: in politica, sul lavoro, persino nei rapporti personali.

Certe volte, sembra che l’odio abbia vinto. E, invece, c’è una grande voglia di ricominciare.

Ci sorprende, quando la scorgiamo in noi stessi.

Il male non può vincere, perché ciascuno di noi vuole essere felice.

Il Banco Farmaceutico è nato così, dalla scoperta di questa forza antica e misteriosa, che costituisce gli uomini e li rende fratelli.

Proviamo a fare del bene, perché cerchiamo la felicità. Condividiamo il bisogno perché la comunione con gli “ultimi” allevia anche il nostro dolore.

La carità è un componimento gioioso che rallegra chi la compie. Oggi è più chiaro, perché la precarietà che attraversa il nostro tempo restituisce alle cose un valore prima nascosto.

Partecipare alla Giornata di Raccolta del Farmaco aiuta a leggere la realtà secondo la speranza di una prospettiva buona.

Cosa è

Dal 2000,  ogni anno, il secondo sabato di febbraio, in tutta Italia, migliaia di volontari di Banco Farmaceutico sono presenti nelle oltre 3.600 farmacie aderenti, e invitano i cittadini a donare farmaci per gli Enti assistenziali della propria città.

Ogni Ente viene convenzionato ad una o più farmacie in cui sono raccolti esclusivamente farmaci senza obbligo di ricetta (i classici farmaci da banco).

L’ultima edizione, che ha avuto luogo l’11 febbraio 2017, ha visto il coinvolgimento di 3.851 farmacie e oltre 14.000 volontari; dei farmaci raccolti hanno beneficiato oltre 578.000 persone assistite dai 1.721 Enti convenzionati con Banco Farmaceutico.